Rosso in botte 2019 – Sergio Drago

26.00 Iva incl.

Questo è lo stesso blend di Nero d’Avola e Syrah utilizzato per la cuvée Rosso ma fermentato e affinato in rovere francese neutro per 9 mesi per un vino più raffinato. Qui l’influenza neutra del rovere ha un’influenza sottile sulla struttura mostrando un vino più rotondo con tannini più integrati e acidità più morbida. Le note primarie della cuvée Rosso si manifestano ancora all’inizio al naso, con note di frutti rossi e neri maturi ma con aromi floreali e un tocco di spezie del rovere. Al palato i frutti rossi freschi passano maggiormente ai sapori di torta di mirtilli 7-11 e petali di rosa con una speziatura terrosa per finire.

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Dopo i fratelli Viola (Aldo e Alessandro), così vicini ma altrettanto antitetici nelle loro interpretazioni, è Sergio Drago a attrarre nuovamente intereresse in questa area nord-occidentale della Sicilia. Studi in enologia, consulenze e lavori presso altre cantine più strutturate del territorio, decide presto di dedicarsi in toto alla propria vigna – diletto mai abbandonato anche quando impegnato su altri fronti. Il passaggio dalla produzione e dal consumo domestico a quello per pochi amici è davvero breve. Un paio di anni fa prende coraggio e con un piccolo investimento inzia a produrre le prime 1500 bottiglie di rosso. Il confronto e la forte amicizia con Alessandro Viola sono un indubbio stimolo: compagni di studi, compagni in vigna, condividono assaggi e riflessioni e finiranno per condividere anche la stessa cantina di vinificazione. Oggi Sergio produce poco più di 3000 bt di Catarratto, l’uva che ama di più e che meglio lo rappresenta, e circa 3000 bt di Rosso, blend di Syrah e Nero d’Avola. Conduce una piccola vigna di bianco di 15 anni grande poco più di 2 ettari a 300-350 m slm che ricade nel vasto comune di Monreale e mantiene una strettissima collaborazione con un piccolo e serissimo contadino del posto da cui ottiene le uve rosse bio frutto di un appezzamento condotto da entrambi. I vini che dobbiamo attenderci sono delicati, freschi e di beva (in questo sembra ritrovare un approccio di eleganza simile a quello di Alessandro Viola). Prevale un’identità pulita, diretta ed immediata grazie a vinificazioni esclusivamente in acciaio. Nei rossi non viene aggiunta solforosa ed il calice si scopre ricco ed intenso. Abbiamo selezionato la prima annata (2018) di Sergio per entrambi vini, per il significato che porta con sè e perchè convincente già da subito. Oggi ha già affiancato un rosato ed un rosso di maggiore ambizione. Ua mano delicata per vini eleganti, così abbiamo deciso di seguirlo dalla prima ora.