Bukkuram – Sole d’agosto 2021

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Il Passito di Pantelleria “Bukkuram – Sole d’Agosto di De Bartoli è un vino che segue per metà delle uve un appassimento delle uve sulla pianta e l’altra metà al sole. Al naso è salmastro, con sentori di zenzero e bergamotto. Al palato è rinfrescante, persistente e dal finale delicatamente floreale.

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Il Passito di Pantelleria “Bukkuram – Sole d’Agosto” di Marco De Bartoli è indubbiamente uno dei vini dolci più buoni d’Italia, un liquido sontuoso e mediterraneo che porta in dote il calore della sua terra. Se parliamo di icone vitivinicole italiane, che hanno saputo far coincidere la fama acquisita con un livello di produzione altissimo non possiamo non pensare alla cantina De Bartoli fondata nel 1978 da Marco De Bartoli, quando ancora giovane decise di rilevare la conduzione del baglio familiare di Marsala e ridare lustro ad una denominazione compromessa da produzioni dozzinali, votate soltanto alla produttività. La via tracciata da Marco è stata seguita con fermezza dai figli Josephine, Renato e Sebastiano e ad oggi il nome dei De Bartoli riporta a sconvolgenti Marsala capaci di sfidare i secoli ma anche ai deliziosi vini dolci provenienti dagli appezzamenti siti a Pantelleria. Tradizione, sensibilità e lungimiranza non sono concetti astratti, e i liquidi parlano di una terra e di un’eredità struggente.

Il Bukkuram Sole d’Agosto è un Passito di Pantelleria ottenuto da uve Zibibbo in purezza, provenienti dalla contrada Bukkuram, con vigne di età compresa tra i 35 e i 51 anni. In vigna si pratica un’agricoltura poco interventista e particolarmente attenta al grado di maturazione delle uve, soprattutto nel caso del Bukkuram, con appassimento delle uve che avviene in parte in pianta ed in parte al sole. In cantina si prosegue con fermentazione alcolica spontanea ed affinamento di 6 mesi in acciaio e rapido passaggio in barrique non nuove prima dell’imbottigliamento.

Il Passito “Bukkuram – Sole d’Agosto” si presenta nel calice con veste dorata orlata da riflessi ambrati. Naso intenso e suadente, una spremuta d’isola che sa di zagara, albicocca disidratata, refoli salmastri e erbe aromatiche. Sorso pieno e cremoso, scandito da una dolcezza rinfrancante e mai invadente, ma ravvivato anche da un apporto puntuale di freschezza e sapidità.